Flash dal nostro recente incontro…
Cerco di donarti piacere non solo con le mani, ma anche con
gli occhi. Ti guardo intensamente, vorrei quasi entrare in Te e provare quello
che stai provando tu in questo momento per capire esattamente cosa fare, come e
in che tempi. Mi piace il tuo cazzo perché tra le sue meravigliose
caratteristiche, c’è la sua durezza. E il fatto che, per come è fatto, è una
gioia da guardare; come in questo momento mentre il prepuzio scorre sopra alla
corona della tua cappella per poi ritrarsi e nuovamente risalire. Questa volta
uso solo le dita per masturbarlo, per lo meno all’inizio, e cercare di leggere ed assecondare le
tue reazioni è eccitante e quasi esaltante. Se c’è una cosa che
non sopporto è il sesso fatto in modo meccanico, c’è così tanto da esplorare, è
così bello capire i gusti dell’altra persona, i propri, conoscersi o notare come anche solo con
una piccola variante l’intensità possa diventare massima.
C’è una golosa gocciolina sulla cappella, la raccolgo con il
dito, così posso stuzzicare il frenulo con il polpastrello umido… Le dita
scendono nuovamente appena al di sotto della cappella e dopo un po’ di tempo in
cui sperimento sfruttando solo la punta dei polpastrelli, variando la pressione e ruotandolo in varie direzioni, lo avvolgo con entrambe le mani, di una utilizzando tutte le
dita, dell’altra il palmo. Sembri apprezzare. E’ un momento sensuale, intimo e
quasi magico e i tuoi sospiri… sono una sinfonia per le mie orecchie. Cerco il
tuo sguardo, e un po’ i tuoi meravigliosi occhi ricambiano, un po’ rimangono
chiusi mentre ti godi ogni sensazione e con una mano mi accarezzi la guancia
lievemente.
Il tuo respiro si fa più intenso, i sospiri più ravvicinati.
Ora uso solo una mano per masturbarti, ancora lentamente, ma con una cadenza
più ritmata. Finché non vieni.
E’ stato dolce, sorprendente. E anche ricevere parte della
tua sborra in bocca, negli occhi e nei capelli. Tra l’altro non mi ha nemmeno
bruciato l’occhio. “Lo sai che sono una pasticciona”, ti dico, “mi piace quando
mi impiastricci…”
Mi dici che sono l’unica altra donna che riesce a farti
venire con una sega e per lo più fatta così lentamente, perché di solito
schizzi quando ti “smanettano” più velocemente. E il fatto che questa sia
un’altra prima volta tra noi, mi emoziona. E mi riconferma che siamo un match
perfetto.
Seduta sulle tue gambe e chinata su di te, gli schizzi sulla
tua pancia si mischiano alla mia pelle mentre ci perdiamo in chiacchere e
coccole post orgasmiche prima fare la doccia insieme.
Stretti l’uno dietro all’altra a cucchiaio, i nostri corpi a
seguire le forme reciproche, le mani intrecciate. “Penso che potrei stare così
per tutta la vita, certo poi ti scoperei anche.” Con la coda dell’occhio guardo
l’immagine riflessa sopra al letto e mi piace quello che vedo, mi piace vedere
noi riflessi nello specchio.
Vorrei ancora realizzare una fantasia oggi, quindi
accarezzandoti i fianchi ti faccio segno di spostarti verso il centro del
letto, così posso mettere la fichetta sopra la tua bocca. Ci scambiamo uno
sguardo ti intesa e subito ti attacchi alla fonte del miele prezioso. I tuoi polpastrelli
affondano nelle mie natiche, dopo che le tue mani hanno accarezzato la mia
schiena con una pressione che mi fa sentire le tue unghie. Vedere un’altra immagine
riflessa mi fa venire in mente le immagini gif che contribuiscono ad alimentare
le nostre fantasie. Essere seduta sul tuo petto e guardarti dall’alto
sorridendoti e accarezzandoti mentre, con le labbra appoggiate attorno al
clito, succhi dolcemente e lo picchietti con la punta della lingua, è qualcosa di una
meraviglia indescrivibile. Sono invasa da scosse di piacere in tutto il corpo.
Solo Tu sai regalarmi momenti così. Solo Tu sai donarmi un amore
così.
Hai reso perfettamente l'idea al punto che se non fossi stato lì con te...avrei vissuto quelle emozioni anche solo leggendo :-)
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